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La lavorazione

“Nessun posto è bello come casa mia”, e non lo pensa solo Dorothy Gale de Il Mago di Oz. Per questo stesso pensiero, in molti casi la frutta scelta da Pfanner viene spremuta e trasformata dopo la raccolta direttamente nel paese d’origine.

In questo modo il frutto resta sè stesso, il sapore rimane intatto e gli ingredienti vengono mantenuti al meglio. Il processo di trasformazione della frutta raccolta, però, cambia a seconda del singolo frutto e del prodotto che si desidera ottenere. La domanda sorge spontanea: si parla sempre di spremuta di frutta? No, non sempre, produciamo anche puree di frutta e concentrati.

Ma attenzione ai pregiudizi, non tutti i concentrati vengono per nuocere, e nemmeno le puree.

Vediamo di farceli amici una volta per tutte.

Purea 100% frutta

La purea è sinonimo di “100% frutta” (e di “ok, così mi sta già più simpatica”) e viene ricavata soprattutto da frutti come pere, pesche e albicocche, non perché siamo soliti fare preferenze, ma perché si tratta di frutti densi, polposi e con una struttura particolarmente solida. Il processo per trasformare la frutta in purea è semplice come bere un bicchiere di succo: si inizia dalla fase di lavaggio e cernita manuale, seguita dalla denocciolatura, che come puoi intuire, consiste nel separare il nocciolo dalla polpa. Il frutto viene poi triturato e la polpa viene scottata immediatamente, non perché soffre le temperature nordiche, ma perché così è pronta per il processo di inattivazione degli enzimi.
Successivamente viene setacciata ed infine raffinata, ed ecco che si ottiene la “purea di frutta naturale”.

Spremuta di frutta 100%

Nella spremuta di frutta 100% invece, prevale la parte liquida del frutto, proprio il contrario della purea.
Se una è tutta d’un pezzo, l’altra non ha paura di farsi vedere per quello che è: spremuta.
I frutti protagonisti delle nostre spremute sono l’arancia e la mela. In quest’ultimo caso, dopo un'accurata selezione dei frutti migliori, questi vengono lavati e triturati in appositi mulini per trasformarli in mosto, da cui successivamente viene ottenuto il succo di mela naturale.
È un po’ complesso, lo sappiamo, ma se buono vuoi apparire…
 

Comunque pensavi fosse finita qui, e invece...

C’è un altro passaggio di trasformazione che avviene a seconda se il succo di frutta deve essere imbottigliato sotto forma di concentrato o come succo “diretto” (spremuta): nel passaggio intermedio, durante la fase di concentrazione, viene tolta l’acqua al succo di frutta dando vita alla purea di frutta concentrata o al succo concentrato, e rimessa poi nei nostri stabilimenti di produzione.

Ultimissimo passaggio (questa volta per davvero): sia che si tratti di succo diretto che di concentrato, deve essere pastorizzato e stoccato all’interno di grandi serbatoi, in attesa del loro imbottigliamento.

OK siamo alla fine. Ora puoi berli.