1. Succo o non succo? Qual è la differenza tra il succo al 100%, il nettare e una bevanda al succo di frutta?
Vale rispondere “boh?” ma solo fino alla fine di questa frase.
Il succo al 100% altro non è che un succo di frutta composto da “frutta liquida” al 100%, cioè senza coloranti, nè conservanti nè zuccheri aggiunti. Il “less is more, fragole, lamponi” insomma.
Ma attenzione! Non tutti i frutti hanno lo stesso grado di acidità percepita per poter essere venduti come succhi di frutta al 100% (ribes rosso e amarene non sono mai stati tipi dolci…). Per questo ogni tanto si aggiungono acqua e zucchero rigorosamente senza ingredienti artificiali al nettare di frutta che di solito ammonta al 50%. Più o meno. Sicuramente non meno del 25%, non è una promessa ma è una legge.
Ma invece, “bevanda a base di frutta”: è un complotto? No.
Una bevanda è per definizione un dissetante, in questo caso fruttato. Per questo è opportuno utilizzare un contenuto generoso di acqua, e la frutta come co-protagonista. Come in tutte le serie tv, senza questa... non ci sarebbe gusto.
2. Esistono due tipi di succhi di frutta: quello da spremitura diretta o quello concentrato. Due tipi tosti entrambi, ma qualcosa li differenzia.
In un succo di frutta “da spremitura diretta” i frutti maturati al sole vengono pressati con cura direttamente nel loro paese di origine. Funziona così: il succo pressato viene raffreddato, trasportato nel modo più rapido senza passaggi intermedi e viene poi pastorizzato e imbottigliato nei nostri stabilimenti di produzione. Avete presente quel succo con frutta pressata direttamente? Ecco, stiamo parlando di lui. Nessun additivo, nessun colorante, solo un sano threesome di vitamine, dolcezza e acidità.
Il succo da concentrato invece prende forma nel suo paese d’origine, che spesso è davvero moooolto lontano dalle sedi di Pfanner. Per motivi tanto economici quanto ecologici, la frutta matura viene raccolta e trasformata subito in succo direttamente nella loro terra, mantenendo al meglio l’aroma e la freschezza, ma anche le vitamine. Vi facciamo un esempio: il succo d’ananas proviene dalla Thailandia, perché i frutti dell’ananas vengono raccolti in loco, pressati, e trasformati in concentrato, in altre parole, ridotto di ⅙ del proprio volume originario. Niente panico però: grazie al processo di pastorizzazione, svolto in casa Pfanner, il succo si mantiene in uno stato di sterilità fino al momento in cui arriva nella tua mano, in questo modo la fornitura di succhi di frutta può essere assicurata tutto l’anno.
Se siete arrivati fin qui ancora concentrati… bravi, ora vi meritate un bicchiere d’acqua.
3. Quali vitamine sono contenute nei diversi frutti?
Quasi tutte. Quando la nonna vi diceva “hai fame? mangia un frutto!” non era sicuramente perché la sua dispensa era vuota. Si sa, le vitamine fanno bene, anzi benissimo. Svolgono funzioni essenziali per l’organismo, un po’ come il tuo insegnante di yoga durante la pandemia: rafforzano il corpo e stimolano la mente. Vediamo insieme come:
Queste 5 vitamine si distribuiscono in tutti i prodotti Pfanner, a seconda del frutto che le contiene. Ad esempio, se ti dicessero che un bicchiere di succo all’Arancia 100% Pfanner copre il fabbisogno giornaliero di Vitamina C...credici.
VITAMINA A: rafforza la crescita delle cellule, il rinnovamento della cute, e soprattutto la vista. Quando (non) superate la visita oculistica della patente...chiedetevi il perché.
VITAMINA B: ce ne sono di diverso tipo, attaccanti, difensori, centrocampiste...ma tutte con lo stesso goal in testa: rendere il metabolismo il più efficiente possibile.
VITAMINA C: lega i radicali liberi, rafforza il tessuto connettivo e protegge dall’influenza nelle stagioni fredde. L’amico che tutti chiamano quando si rompe la caldaia, insomma.
VITAMINA D: la vitamina del sole. Assorbe il calcio, meglio di Mancini.
VITAMINA E: aiuta il rinnovamento delle cellule. A Eraclito piaceva tantissimo.
4. Ma queste famose “sostanze minerali”… davvero posso farne uso?
Devi! Se non si potesse, frutta, verdura e Pfanner sarebbero già all’ergastolo. Le sostanze minerali sono un componente inorganico che il corpo non può autoprodurre, per questo c’è la frutta.
Sodio, potassio, manganese, calcio, fosforo, ferro, magnesio… sono tutte sostanze minerali presenti nella lista della spesa del nostro organismo. Ogni giorno. Ci fanno crescere al meglio le cellule, le ossa, e ci fanno funzionare nervi e muscoli. Allo stesso modo, puoi intuire che se mancano sostanze minerali al nostro corpo, questo non funziona come dovrebbe. Ora il nostro prodotto più esemplificativo entrerà a gamba tesa nel discorso, non per fare business ma perché è frizzante: il succo di mela Pfanner, è una bevanda isotonica rinfrescante, e ideale per chi pratica tanta attività sportiva (o per chi suda tantissimo anche solo a fare due piani di scale) perché, grazie alle sue sostanze minerali, riesce a restituirci i fluidi persi con lo sforzo. Anche lui è legalissimo ma non ditelo troppo in giro, non vuoi davvero che faccia la stessa fine del lievito a marzo 2020.
5. Radical chic pericolosi: perché non dobbiamo sottovalutare gli antiossidanti
Gli antiossidanti sono sostanze che possono rendere i radicali liberi non nocivi.
Ma in che senso #radicali e #liberi nella stessa frase? Ora te lo spieghiamo meglio: i radicali liberi sono creati nel corpo durante i processi metabolici, ma anche attraverso l’esposizione alla luce del sole, il fumo delle sigarette, l'alcol, i pesticidi, i metalli pesanti o un alto consumo di carne. Sono considerati “distruttori” di cellule e dei vasi sanguigni, quindi convieni con noi che sarebbe necessario fare in modo che i radicali liberi non vengano creati. Ed ecco che entrano in gioco gli antiossidanti.
Attraverso un loro consumo regolare, (noi lo consigliamo in forma di frutta e verdura fresca) si può prevenire una proliferazione di radicali liberi in modo naturale. Comunque, se avete finito il sale per condire l’insalatona, noi ci siamo sempre: succhi come quello al mirtillo, al ribes, e alla mela sono ricchissimi di antiossidanti naturali, e di tante altre (care) cose.
6. Ma questa cosa che lo zucchero fa male...è vera?
Diremo una “cosa da mamma” ma lo sappiamo tutti che le “cose da mamma” sono sempre vere: se esageri sì, come con tutto il resto. Ma oltre alla dolcezza, ci teniamo a diffondere un po’ di chiarezza: Tutti i frutti contengono zucchero naturale, soprattutto fruttosio, pensa che una mela maturata al sole ne contiene circa il 10%. E sì, è la stessa che toglie il medico di torno. Naturalmente questo zucchero naturale si trova anche nei nostri succhi: quanto più maturo viene raccolto un frutto, tanto maggiore è il contenuto di zucchero che contiene.
Nei succhi infatti lo zucchero non viene aggiunto perché la frutta è già dolce come mamma l’ha fatta, mentre nei nettari, nelle bevande alla frutta o ancora nei tè freddi non rinunciamo mai ad un pizzico di zucchero, ma senza esagerare, perché se il troppo storpia, figuriamoci la dolcezza. In altre parole, ci sono alcune cose su cui siamo dei veri Arcimboldo, e altre su cui siamo più minimal di un architetto finlandese. Lo zucchero, è una di queste.
7. Quanto succo di frutta deve essere bevuto al giorno?
Noi vi diciamo TANTO, ma solo perché vogliamo fare TANTO business. Seriamente, consigliamo il consumo di un bicchiere (200 ml) di succo di frutta al giorno, ciò che basta per apportare le vitamine, i minerali e i composti fitochimici nel corpo e per compensare in modo naturale le perdite di liquidi. E poi sono buoni. Buonissimi.
Informazione a random da sfoggiare durante il dessert, che non fa mai male: per chi non crede nelle mezze misure, il succo di Mela 100% Pfanner da 1l contiene circa 1,5 kg di mele.
Ultimo ma non meno importante: facci un favore, non concludere il tuo show con “il succo del discorso”... ogni volta che un boomer ride, un Millenial muore. E poi chi ce li compra più i succhi con gli Hashtag?